vedo rosso

vedo rossomi monti
mi sbatti
sei un toro
niente ti ferma
nemmeno il dolore
(niente)
fino a che
non godi
morendo

se volessi filosofeggiare, come tante donne fanno, tirandosela un zin, in un salotto nebbioso (gambe arrotolate su un divano a scacchi rossi e blu, sorseggiando un lagavullin liscio aromatizzato alla canna), mentre discuto con amici sul perchè e sul percome, sul senso superiore e sul significato intrinseco delle cose

direi mi sono prostrata al tuo altare per assaporare la vita e la morte

ma la realtà è ben diversa e io sono solo una piccola zoccola dalle mani sottili e la figa calda
("vedi la goccia? vedi, amore? mi hai marchiato per sempre")
e questa mia bocca non può fare a meno di percorrere il tuo sangue, sangue nel mio sangue, carne e sangue nella mia carne e nel mio sangue

amore mio, fluido del mio corpo innaffiato d’amore terreno, fermo quell’immagine nel tempo e dico
mi sono inginocchiata e ho assaporato il tuo cazzo sporco di sborra e di sangue

annusando il sapore del ferro addolcito dal seme,
limando un tatoo animale,
solcando una cicatrice di carne su carne,

un marchio di proprietà,
nascosto tra le pieghe del cuore e della cappella

6 pensieri su “vedo rosso

  1. queste parole sarebbero potute benissimo uscire da un’altra bocca (o penna)…..
    … mi sa che devo smettere di leggerti 

  2. Sembra brutto dirlo, ma effettivamente, quando la passione d'amore è così forte, ci si sente, veramente, reciprocamente MARCHIATI da un invisibile sigillo di proprietà: io sono tuo, tu sei mia.
    E' una sacra verità biologica.

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