è nell'istinto di donna nutrire
abbasso la veste e afferro la mia piccola tetta
te la porgo
è con ingordigia affamata che lecchi, mordi, tiri, succhi, strizzi, strappi
il mio capezzolo sembra esplodere e una goccia di siero ne fuoriesce
con la punta della lingua ti sfami di dolce e di sangue
mangiami
passano gli anni…ma la mia fame rimane sempre uguale…
non ci credo che quella bella ragazza sei te
Però hai scritto di meglio………..
E anche questi momenti “andranno persi, come lacrime nella pioggia”. Qui, ma non nella tua memoria.
Ciao ciao
Eppure devo ammettere che tu, e il tuo mondo mancheranno.
essù
ciao
Ti ho trovato ….e non hai fatto casini 🙂
eccoti! evviva! in qualche modo ci troviamo…
🙂
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