“è una coscia, una semplice, semplicissima coscia”
mi sfiori sotto al tavolo e la sento, tirare i tuoi pantaloni, quasi a farli scoppiare: dura, robusta, scattante
mangio e mi ripeto “è una coscia, una semplice, semplicissima coscia” ma tu ti strusci e inghiotto di fretta il boccone, capezzoli ritti, voglia di te
mi guardi e sorridi, dal maglione si vedono i piccoli chiodi impigliati nella lana e un leggero rossore sul viso. la gente intorno scompare, un chiacchiericcio lontano e inutile, mi ronzano le orecchie
“è una coscia, una semplice, semplicissima coscia” mi diresti se sapessi cos’ha scatenato la mia voglia
ma io apro le gambe, coperte dalla tovaglia, sposto le mutandine e affondo il dito lì, al caldo umido, come se fossi un soufflè bollente, gonfio da scoppiare
ti vedo, lì, come ieri, riflesso nello specchio: tu che mi monti a pecora e io che fisso quella coscia (quella semplice, semplicissima coscia) che forza sul ginocchio, affossato nel materasso, e si fa forza per spingere
inculandomi
In effetti ho scoperto (molto tempo fa) che le cosce muscolose piacciono molto alle donne
(a qualcosa son serviti gli anni di ciclismo, atletica e pesi)
mi chiedo se anche il tuo lui ha praticato ciclismo atletica ect come il tizio qua sopra.immagino sia indispensabile…
boxe. pratica boxe.
da invitarti a cena. tipo, tutte le sere. 🙂
mangio molto
la Devota migliore.
Devota migliora…
oh ma non scopi più?
sì, per quello non scrivo