Al bar

Non smetteva di ridere raccontandole cazzate, al bar valentino, prima di scappare di qua e di la’, tra un cappuccino e un espresso.

Le sposta un ricciolo dal naso e sorride “ti fa ancora male?”

Lei smoccola, agita la gonna per far passare aria sulla figa violacea, pensa che stavano meglio a letto prima, dopo quella lunga maratona di sesso e amore e prende con il dito la schiuma dalla tazza. “si” bofonchia – mentre prende nota mentalmente di non scordare mai la lozione lubrificante.

Lui ha una briciola di cornetto sul labbro e Guarda la strada oltre la vetrata del bar come se guardasse un tramonto, al mare, quando il sole splasha nell’acqua.

Diventa serio di colpo, la fissa nelle lenti a contatto e dice”se mi concedessi di Sborrarti addosso anziché spingermi con le chiappe, in fondo in fondo… Sarebbe meno doloroso”

Lei nasconde lo sguardo malizioso con il fazzoletto, mentre si soffia il naso e ricomincia a bagnarsi.

Poi si compone, gli lancia uno sguardo miope e gli soffia tra le mani “oggi solo pompe”

Mentre spengono i telefoni, lei si sposta le mutandine e infila un dito in quellantro gonfio e umido.

Ancora Affamata.

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